Squirt è il Lubrificante Ufficiale di Appenninica MTB Parmigiano Reggiano

Siamo felici di accogliere Squirt Cycling Products come il lubrificante ufficiale di Appenninica MTB Parmigiano Reggiano.

Raggiungere il vostro obiettivo in una gara di mountain bike come Appenninica comporta tanto duro allenamento, attrezzatura al top, un piano di alimentazione ed integrazione e di trovarsi a proprio agio col proprio mezzo? Ma non è tutto.

 

 

In una gara a tappe come Appenninica è necessario assicurarsi che la bicicletta sia pulita e la trasmissione lubrificata correttamente ogni giorno. La catena e il deragliatore sono in genere le parti più sporche della vostra MTB che – se non usate il prodotto appropriato – possono far diminuire le prestazioni o comportare una rottura.

Ecco perché siamo felici di collaborare con Squirt Cycling Products, una società sudafricana con un prodotto leader nelle gare MTB. Il loro lubrificante liquido ha proprietà uniche che lo rendono ideale per l’uso in qualsiasi ambito ciclistico. Il lubrificante Squirt è caratterizzato dalla cera che permette di avere un lubrificante secco di lunga durata che non contiene solventi nocivi, ed è biodegradabile al 100% oltre che ecocompatibile. Tra i prodotti di questa ditta ci sono anche un detergente per bici biodegradabile concentrato, un sigillante per forature e una crema solare per la protezione della pelle in caso di gare particolarmente lunghe ed impegnative.

Qualunque sia la tua ambizione, sappi che i prodotti Squirt sono provati, testati e considerati affidabili dai più grandi nomi del mondo della mountain bike come Julien Absalon, Rudi Van Houts, Bart Brentjens, Alan Hatherly, Robyn de Groot, Arianne Luthi e Mariske Strauss, Stefan Garlicki, Bradley Weiss o Johann Potgieter.

Squirt è inoltre coinvolta in una serie di attività per promuovere il ciclismo in generale, l’avventura, la corsa ed il multi-sport in tutto il mondo. L’attenzione della ditta si rivolge verso la creazione di prodotti che sono accuratamente testati e accettati dalla comunità sia ciclistica che sportiva come funzionali e di alta qualità.

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Parmigiano Reggiano Title Sponsor di Appenninica

Il Consorzio Parmigiano Reggiano è title sponsor della prima edizione di Appenninica MTB Stage Race!

Gli organizzatori di Appenninica sono onorati di poter unire il nome della loro gara ad uno dei prodotti Italiani più conosciuti ed apprezzati al mondo. I presupposti per questa partnership sono nati da una visione condivisa di valorizzazione del territorio e dallo spirito – senza compromessi – che spinge a creare qualcosa di unico, genuino ed autentico.

 

 

L’elemento che lega Appenninica MTB Parmigiano Reggiano Stage Race e il Re dei Formaggi è proprio e prima di tutto il territorio. La gara si snoderà anche sulle alture che ospitano i caseifici produttori di Parmigiano Reggiano Prodotto di Montagna – ricordiamo che la Zona di origine del Parmigiano Reggiano Dop comprende le province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Mantova alla destra del fiume Po e Bologna alla sinistra del fiume Reno (una superficie di circa 10.000 km2). Il secondo elemento-chiave è la volontà di promuovere l’attività sportiva e valorizzare la passione degli atleti che intraprendono una gara di endurance fuori dall’ordinario.

Appenninica MTB Parmigiano Reggiano Stage Race è una prova dura che comporterà un’incredibile dispendio di calorie ma la buona cucina e le ricette tipiche dell’Appennino Emiliano-Romagnolo non mancheranno. Con Parmigiano Reggiano abbiamo aggiunto un altro ingrediente veramente ‘gustoso’.

Il Parmigiano Reggiano è l’alimento perfetto per ogni sportivo, soprattutto per quelli di endurance, perché ricco di minerali e nutrienti, con una componente lipidica preziosa e in grado di fornire energia prontamente utilizzabile. Grazie alle sue caratteristiche organolettiche e nutrizionali, è un elemento immancabile nella dieta degli atleti sia nella fase pre, sia durante e dopo la gara. Grazie al suo processo produttivo, il Re dei formaggi è anche naturalmente privo di lattosio, additivi e conservanti.

La nuova denominazione della gara è quindi APPENNINICA PARMIGIANO REGGIANO STAGE RACE ed il logo è stato ridisegnato così come verrà aggiornata tutta la comunicazione per accogliere il marchio del Consorzio.

Soglia anerobica: cos’è e un valido metodo per determinarla (Test CTS)

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In questo video parliamo della Soglia Anerobica. Cos’è la soglia anaerobica e perché si prende proprio questa  come riferimento?

Vi sono molti test per determinare la soglia anerobica. In questo video accenniamo al test CTS che è molto pratico per essere eseguito su campo e da chiunque, in autonomia.

La procedura per il test CTS è descritta a questo link

Provate ad eseguire il test, calcolate la vostra soglia anaerobica e passate al prossimo video dove vi spiegheremo come definire le zone allenanti.

Andrea Ghelardoni

www.ag-training.it

 

Appenninica Race Village Concept

Siamo orgogliosi di presentare il nostro concetto di race village

Dopo aver completato il viaggio di ricognizione di marzo ed aver incontrato i comuni che ospiteranno il race village, siamo lieti di annunciare il concetto del villaggio Appenninica MTB.

Il race village (o villaggio atleti) sarà nei centri dei comuni con i servizi vari ed alloggiamento per la notte disseminati a pochi passi con una segnaletica apposita ad indicare le strutture. Saremo al centro o nelle immediate vicinanze del centro dei villaggi ospitanti e quindi parte delle vivaci attività estive di quelle comunità appenniniche. Questo stile di villaggio è mutuato dall’Albergo diffuso (concetto di hotel in strutture sparse), un’idea che è nata negli anni ’80 in Italia come un modo per far rivivere i piccoli villaggi fuori dai percorsi turistici e dare ai visitatori un modo per sentirsi come un locale nei luoghi in cui stanno.

 

 

Sebbene ci affascinino le riprese aeree dei race village nei campi di calcio e di rugby o nel deserto, crediamo che il nostro albergo diffuso farà sentire i nostri atleti a casa. Un race village che si trova tra le strade e le piazze delle nostre comunità ospitanti è stato possibile grazie allo straordinario supporto dei partner locali. La nostra speranza è che tutti i corridori possano guardarsi intorno e godere del fatto che abbiamo aziende e servizi locali tutto intorno a noi.

Poiché saremo ospitati in villaggi abitati appunto e non nella natura selvaggia, saremo circondati da vivaci comunità. Saremo accolti per la notte in dormitori al coperto (palestre, scuole, arene sportive) e non in tende.

I rider – e gli accompagnatori con il pass – dovranno portare i loro sacchi a pelo ed i loro materassini. Docce e bagni saranno all’interno degli edifici. I servizi igienici portatili saranno anche nelle vicinanze della linea di partenza.

Vai alla pagina del Villaggio Atleti.

Garmin: Sponsor e Challenge

Appenninica mountain bike Stage Race annuncia l’ingresso di Garmin come sponsor ed un Challenge marchiato Garmin all’interno di ciascuna tappa.

Garmin è il leader mondiale nella navigazione GPS ed è un marchio particolarmente apprezzato nel mondo dell’outdoor. Ormai da anni i bikers considerano un computer da bici e navigator Garmin come un accessorio indispensabile sia per chi cerca la performance che per il cicloturista avventuriero.

Performance ed avventura sono entrambi ingredienti dell’Appenninica MTB Stage Race la cui prima edizione si svolgerà sulla catena Appenninica a Luglio 2019.

Garmin ha deciso di affiancare il proprio marchio ad Appenninica come sponsor e di offrire assistenza sul campo con la presenza nel race village di product specialist Garmin per la settimana di gara. I ciclo computer con navigatore Garmin saranno sicuramente sulle bici di molti dei concorrenti ed il personale Garmin potrà controllare che siano sempre pronti oltre che dare informazioni sui nuovi prodotti. Molti riders – al di là della disciplina – vedono il loro Garmin come misuratore di performance sotto forma di svariati tipi di dati.

Proprio per richiamare la performance firmata Garmin, gli organizzatori di Appenninica sono entusiasti di annunciare il Garmin Challenge ovvero dei tratti cronometrati del percorso all’interno di ciascuna tappa. In molti casi il challenge sarà in corrispondenza di una salita significativa di quella giornata.

Gli oltre 500 km di Appenninica e 270 di Appenninica4 non saranno una passeggiata ma sicuramente saranno una sfida appassionante. All’interno del percorso ci saranno tratti che richiederanno più fatica e determinazione e saranno sicuramente quelli che decideranno la classifica per coloro che battagliano per il podio. Saranno proprio quelli i tratti Garmin Challenge che termineranno al passaggio dalle bandiere Garmin. I passaggi verranno registrati generando una classifica speciale grazie alla funzione dei segmenti Garmin Connect.

Garmin vuole quindi essere dentro all’evento e non un semplice sponsor e ci sono tutte le premesse per una collaborazione di successo con Appenninica MTB Stage Race.

Come allenare la resistenza nel ciclismo

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Vi avevo promesso che avremo parlato di allenare la resistenza. Ecco, oggi inizieremo a fare fatica! In questo video le dritte necessarie per iniziare.

Approfondiamo sui tre metodi che allenano la resistenza.

1) Metodo uniforme

Chi è alle prime armi può partire allenando il cosiddetto “fondo” cioè la resistenza di base. Intensità basse mantenute per durate prolungate. Il mio suggerimento è di iniziare con 1 o 2 intervalli da 20 minuti ciascuno ad intensità tranquilla di fondo lungo (chi identifichiamo con LNG) in pianura o falsopiano, sforzandovi di mantenere una posizione stabile sulla bike. Busto fermo, bacino non oscillante, rilassati con le braccia, pedalata rotonda e respirazione regolare. Potete utilizzare cadenze comprese tra 80-100rpm. Vi suggerisco di variare la cadenza così da non “imballarvi” su una sola.

Col proseguire delle sedute potrete incrementare la durata degli intervalli fino ad arrivare a 40 minuti ciascuno da ripetere un paio di volte durante l’uscita (es.  2 x 40′ LNG recupero 20′ )

Ora che vi siete impratichiti con il fondo lungo potete unificare gli intervalli quindi provare a mantenere 60-90 minuti continuativi in unico super-intervallo (es. 60′ LNG).

Infine iniziate a miscelare il fondo lungo (LNG) con il fondo medio (MED). Una tipica uscita 2h può essere strutturata con 40′ LNG + 10′ REC + 20′ MED + 10′ REC + 20′ LNG.

Col trascorrere dei mesi il fondo lungo rimarrà solo un richiamo e vi concentrerete maggiormente sul fondo medio (es: 20′ LNG + 10′ REC + 30′ MED + 10′ REC + 30′ MED + 10′ REC + 20′ LNG)

2) Metodo intervallato

Le prime applicazioni del metodo intervallato possono risultare più faticose rispetto a metodo uniforme. Suggerisco di iniziare il metodo intervallato dopo aver allenato massivamente il metodo uniforme. All’interno di una tipica seduta intervallata può essere inserita una serie tipo 10 x (1′ VO2 / 2′ LNG) cioè un ciclo da ripetere 10 volte alternando 1 minuto soprasoglia (VO2) e 2 minuti ad intensità tranquilla (LNG). Durata della serie quindi 30 minuti.

Col migliorare della condizione, dopo qualche settimana di utilizzo di questo metodo, si potranno inserire 2 serie separate da un recupero completo quindi 10 x (1′ VO2 / 2′ LNG) + 30′ REC + 10 x (1′ VO2 / 2′ LNG)

L’obiettivo è ridurre la durata della fase passiva (2′ LNG) portando gradualmente il rapporto attivo:passivo 1:1. La pausa tra le serie rimarrà sempre uguale quindi 30′.

3) Metodo delle ripetute

Nella fase più avanzata della stagione, in parallelo al metodo intervallato è possibile inserire 1 o 2 sedute alla settimana di ripetizioni. Si inizia con intensità prossime alla soglia e durate non eccessive. Per esempio 3 x 5′ VL con recupero completo tra una ripetizione e l’altra. La regola di primo approccio per un recupero completo nel metodo delle ripetute è che la durata del recupero sia circa doppia rispetto alla durata della ripetizione. In questo caso il recupero completo sarebbe di 10′. La classica seduta di ripetute potrebbe essere quindi 5′ VL + 10′ REC + 5′ VL + 10′ REC + 5′ VL + 10′ REC.

Riguardo alla progressione dei carichi si procede incrementando dapprima la durata della ripetizione e successivamente aggiungendo una ripetizione e riducendo la durata della stessa. La modifica può essere fatta ogni 2-3 settimane di regolare allenamento. Esempio: 3 x 5′ VL –> 3 x 7′ VL –> 4 x 5′ VL –> 4 x 7′ VL –> 5 x 5′ VL –> 5 x 7′ VL

Durante la fase agonistica della stagione il consiglio è di ridurre le durate della ripetizione e di aumentare l’ intensità quindi spostarsi verso il VO2. Si inizierà con 5 x 2′ VO2 –> 5 x 3′ VO2 –> 6 x 2’30” VO2 –> 6 x 3′ VO2


Qui sotto potete scaricare le slide che avete visto nel video [tasto destro –> salva immagine come…]. Custodite gelosamente la slide che riporta le capacità sollecitate da ogni metodo di allenamento della resistenza.  Questa slide parla chiaro: prima di scegliere che “tipo di fatica” fare, osservate, riflettete, valutate. Alleniamoci con la testa, non solo con le gambe!

Allenamento per gara a tappe mtb – Metodi allenamento resistenza –

 

Allenamento per gara a tappe mountainbike – Metodi allenamento resistenza –

 

Allenamento gara tappa mountain bike Appenninica Conoscalata Porretta – Monte Piella

 

Alla prossima.

Andrea Ghelardoni

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Lunghe distanze MTB: 5 Tools che non possono mancare

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Quante volte ci siamo ritrovati a piedi??? Troppe. Portiamo con noi multitool e attrezzi semplici ed efficaci. Il percorso di Appenninica è ben articolato, i fondi sono i più svariati, dobbiamo essere pronti a tutto.

Nel video vi presento 5 tools (in realtà 4) che possono aiutarci a risolvere i problemi meccanici della nostra bicicletta nella maggior parte dei casi.

I tool che vi presento sono quelli che attualmente utilizzo. Non sono i migliori, non sono i peggiori, sono quelli con cui mi trovo meglio.

Andrea Ghelardoni

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Correre in coppia: 4 buoni motivi

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In questo video parliamo dei vantaggi del correre in coppia, soprattutto una gara a tappe impegnativa come Appenninica.

Ampliamo i nostri orizzonti e capiremo che i buoni motivi sono molti di più di quattro…

Andrea Ghelardoni

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Potenza Lipidica – Come sopravvivere alla Queen Stage

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In questo video parliamo di Potenza Lipidica. Cos’è?

La potenza lipidica non è altro che l’intensità alla quale si verifica il massimo rate di ossidazione degli acidi grassi.

Sappiamo però che il combustibile utilizzato dal nostro organismo è sempre una miscela di glucidi e lipidi. Per favorire l’utilizzo dei lipidi è necessario intraprendere un allenamento specifico e un’alimentazione altrettanto dedicata. Solo iniziando un allenamento di Potenza lipidica con scorte di glicogeno ridotte al minimo è possibile massimizzare gli effetti di questo metodo. L’allenamento di potenza lipidica è quindi sempre preceduto da un allenamento specifico per la riduzione delle scorte glucidiche oltre che un protocollo alimentare a ridotto tenore di carboidrati.

Anche in questo caso si mette in luce come la preparazione atletica a 360° non coinvolga solamente l’allenamento fisico ma anche tutto ciò che supporta quest’ultimo. In primis la nutrizione.

Andrea Ghelardoni

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Zone allenanti: come si calcolano

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Dopo aver definito e identificato la Soglia Anaerobica, in questo video, parliamo delle zone allenanti. Come si determinano le zone allenanti ?

Le zone allenanti sono una definizione di estrazione fisiologica e derivano dunque dalla soglia anerobica. E’ sufficiente conoscere la soglia e applicare delle percentuali predefinite per trovare le zone allenanti. E’ semplicissimo, guardate il video e aiutatevi con la tabella sotto.

Andrea Ghelardoni

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Allenamento e recupero: la supercompensazione

https://www.facebook.com/andreaghelardoni.it/videos/594314714698432/

 

In questo video parliamo di Allenamento e Recupero quindi di Supercompensazione, cos’è?

La supercompensazione è un processo fisiologico. A seguito di un lavoro muscolare il tessuto subisce uno stress (fase catabolica), successivamente, durante il recupero, vi è una rigenerazione (fase anabolica) con adattamento finale superiore al punto di partenza.

La supercompensazione è quindi utilizzata per crescere continuamente di condizione. La difficoltà sta nello scegliere i corretti tempi di recupero. I diagrammi che seguono aiutano lo sportivo a prendere coscienza di quali siano le componenti biologiche che entrano in gioco e quanto sia il tempo di recupero necessario.

supercompensazione

Tempi di supercompensazione (Olbrecht, 2000)

 

supercompensazione

Tempi di recupero biologico (Weineck, 2007)

 

Riflettiamo su questi tempi e valutiamo quale sia il momento migliore per ripetere l’esercizio.

Andrea Ghelardoni

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