[Dirt Rag] Over my head, on top of the world: an Italian Epic


Mancano poco più di 10 mesi alla seconda edizione di Appenninica MTB Parmigiano Reggiano Stage Race che si disputerà dal 19 al 25 luglio 2020, ma è già tempo di pensare alle iscrizioni.
Infatti dopo la breve parentesi Early Birds, il prossimo 1 ottobre apriranno invece le iscrizioni online con la formula Early Registration che, fino al 31 dicembre 2019, offre l’iscrizione a un prezzo scontato.
Per mantenere il Family Feeling che ha riscosso tanto successo nella prima edizione gli organizzatori di Appenninica MTB Parmigiano Reggiano Stage Race hanno deciso di mettere un numero limitatissimo di posti disponibili:
“Vogliamo che l’atmosfera rimanga la stessa della prima edizione: i riders fanno amicizia e si legano tra loro creando una Big Appenninica Family, i riders non si devono sentire turisti di passaggio ma parte delle comunità che li ospitano. Inoltre siamo anche attenti all’aspetto del nostro impatto sul territorio: attraversiamo parchi nazionali e regionali e vogliamo evitare che la nostra gara possa disturbare troppo questi habitat protetti” hanno affermato Beppe e Milena, organizzatori di Appenninica MTB Parmigiano Reggiano Stage Race.
La formula di Appenninica MTB Parmigiano Reggiano Stage Race non cambia per il 2020, anche se la gara si svolgerà su 7 giorni, senza prologo, ma subito con una “frizzante” Inaugural Stage a Porretta Terme (Alto Reno Terme). Dal via si percorreranno circa 440 km e 14.000 metri di dislivello. Il tracciato è pronto sulla carta ed in gran parte già percorso ma da confermare dopo le ricognizioni primaverili, sarà in gran parte inedito, anche se non mancheranno i trails che più hanno emozionato i bikers nell’edizione 2019.
I prossimi passi sono altre ricognizioni sulle nuove tappe fino a che il meteo lo permetterà, con la successiva pubblicazione di tracciati ed altimetrie di massima. Il percorso definitivo solo dopo le ricognizioni primaverili.
Le conferme sono tante, così come le novità, di sicuro la macchina organizzativa è ormai rodata e pronta a far divertire e soprattutto divertirsi insieme ai futuri finisher di Appenninica MTB Parmigiano Reggiano Stage Race 2020.
Per informazioni https://www.appenninica-mtb.com
Per raccontare cos’è stata Appenninica MTB Parmigiano Reggiano Stage Race abbiamo dovuto aspettare qualche giorno perchè tutte le emozioni che abbiamo provato in 8 intensi giorni di gara, e quasi 12 mesi di pre-gara, si erano accumulate dentro di noi e volevamo tenerci dentro i ricordi dei giorni così intensi, faticosi e soddisfacenti come quelli tra il 19 e 27 luglio 2019, quelli che hanno reso indimenticabile la prima edizione di questa gara a tappe completamente nel territorio dell’Emilia Romagna.
Appenninica MTB Parmigiano Reggiano Stage Race aveva un duplice obiettivo: creare dal nulla una gara a tappe italiana di alto livello e portare gli appassionati di MTB, sia stranieri sia Italiani, a scoprire luoghi normalmente non accomunati alla pratica della MTB in Italia, ma che per caratteristiche tecniche e bellezza dei panorami non hanno nulla da invidiare a mete ben più blasonate e… « affollate ». Il tutto con il particolare condimento dell’ospitalità unica e della deliziosa cucina che solo l’Emilia Romagna sa regalare.
L’avventura di Appenninica MTB Parmigiano Reggiano Stage Race 2019 è partita sabato 20 luglio da Bologna con il prologo che ha ricalcato in gran parte il percorso della tappa di apertura del Giro d’Italia 2019. Una gara ciclistica non poteva chiedere nulla di più se non condividere alcuni chilometri di tracciato con la Corsa Rosa.
Sole e caldo le condizioni climatiche ideali per regalare ai partecipanti una giornata di sport e per festeggiare tutti insieme l’esordio di un evento che si vuole affermare come futuro punto di riferimento per gli appassionati di tutta Europa, ma non solo.
C’erano coppie da tutto il mondo, addirittura dal Sud Africa con il Team Garmin composto da Yolandi Du Toit e Ben Swanepoel, due che di gare a tappe se ne intendono e non poco.
Sotto i portici bolognesi ha preso vita il villaggio gara che ha accompagnato le fatiche dei partecipanti per tutta la durata della gara e sempre sotto quei portici ha iniziato a mettersi in luce l’ottima macchina organizzativa formata da circa 30 persone.
Cronoprologo in salita di 9,7 km dallo Stadio Dall’Ara di Bologna fin su al Santuario della Madonna di San Luca, per affrontare una della salite ciclistiche classiche più conosciute dell’Emilia. Naturalmente Appenninica è MTB e la seconda parte del prologo era un saliscendi offroad per poi per tuffarsi in una discesa ripida verso la città e rientrare attraverso il Portico del Meloncello di nuovo al traguardo.
Fin da questo “aperitivo” si è capito che Appenninica MTB Parmigiano Reggiano Stage Race 2019 sarebbe stata un sfida serrata tra l’americano Coulton Hartrich e l’austriaco Lukas Kaufmann nei Solo e tra la coppia Buist/Bos e Jauner/Biffinger nelle Coppie. In campo femminile la battaglia si preannunciava tra la coppia italo francese Menapace/Troesch e le inglesi Hemming/Alexander.
Faceva caldo a Bologna, ma calda era anche la classifica.
Con lo spirito agonistico solo acceso dal prologo Appenninica MTB Parmigiano Reggiano Stage Race si è spostata da Bologna a Berceto, con arrivo a Castelnovo ne’ Monti, per l’inizio delle tappe in linea. Sul menù c’erano 78 km e 2490 metri di dislivello, la “1000 Laghi” perché si passava sulle sponde dei bacini di Lagoni, lago Ballano, lago Verdarolo, lago Scuro, lago Squincio e lago Paduli, tutto su crinali e strade forestali, tra i castagni e la rigogliosa natura emiliana, sulle alture dove viene prodotto proprio il Parmigiano Reggiano di Montagna, quello più adatto agli sportivi. Lunghe salite, grandi paesaggi, ma anche altissime temperature. I biker hanno sofferto il caldo, ma trovato refrigerio non solo ai punti ristoro ufficiali offerti da Ethic Sport, ma anche grazie alle tante fontane incontrate lungo il percorso. Fermarsi 10” per rinfrescarsi voleva dire guadagnarne poi 20” nei km successivi.
Un po’ di inesperienza nella frecciatura del tracciato da parte dell’organizzazione ha portato alcuni concorrenti a sbagliare percorso. Segnalazioni subito assimilate e risolte, tanto che dalla seconda tappa in poi niente più errori di percorso. Organizzare una “prima” significa anche questo, imparare a modificare i propri piani in corso d’opera.
Il lato agonistico ha confermato le sfide del Prologo anche se tra i SOLO il giovane Kauffman ha strappato la maglia a Hartrich e l’Italiano Lorenzo De Sanctis ha iniziato a far vedere di che pasta è fatto. Nei TEAM Meyer/Seifried mettono il turbo e dominano la tappa, lasciando a Buist/Bos solo le briciole. Sfida serratissima in campo femminile con le inglesi Hemming/Alexander che tagliano prime il traguardo e si avvicinano alle leader Menapace/Troesch.
La seconda tappa era quella più lunga, 101 km e 3700 metri di dislivello, unica frazione a tre cifre del 2019, una vera e propria Marathon. La tappa che ha forse regalato le immagini più belle di Appenninica MTB Parmigiano Reggiano Stage Race quando i biker sono passati all’ombra della misteriosa Pietra di Bismantova, l’ imponente formazione rocciosa che è uno dei simboli della regione. Partenza da Castelnovo ne’ Monti e arrivo a Fanano, forse la tappa più bella dal punto di vista dei biker perchè oltre a dei bellissimi panorami si pedalava su single trail veloci e divertenti dove chi aveva “gas” ha davvero fatto la differenza. Negli ultimi chilometri si risaliva fino in cima al Monte Cimone per poi “planare” su Fanano lungo i divertentissimi trail del bike park, il tutto per far felice il bambino nascosto dentro ognuno dei biker in gara.
All’arrivo i volti erano sfiniti, ma tra la polvere e il sudore si notavano i grandi sorrisi. Nonostante la fatica Appenninica MTB Parmigiano Reggiano Stage Race stava facendo breccia dentro ai cuori dei partecipanti.
Spesso si dice che l’esplosività è dei giovani e la resistenza dei vecchi… nella tappa più lunga della gara il giovane Kauffman ha invece dimostrato il contrario andando a vincere in “volata” sull’americano Hartrich con il nostro De Sanctis terzo. Meyer/Seifried controllano il loro vantaggio tra i Team maschili, mentre la coppia Menapace/Troesch mette il turbo e sfruttando l’esperienza nelle gare sulla lunghissima distanza di entrambe le biker, lascia a più di 20 minuti le dirette avversarie Hemming/Alexander.
Se la seconda tappa è stata la più lunga e divertente da guidare, la terza sicuramente è stata quella paesaggisticamente più spettacolare. 51 km per 1850 metri di dislivello (una passeggiata in confronto al giorno prima) tutta interamente lungo il crinale degli Appennini da Fanano a Porretta Terme. Chi pensava di venire in Appennino e trovare “dolci sentieri” si è dovuto ricredere e ha messo a dura prova le sue capacità tecniche. I biker hanno affrontato tratti esposti e passaggi rocciosi su sentieri di alta montagna su un crinale dove il panorama è così vasto che lo sguardo può raggiungere le due linee di costa della penisola italiana. Il Passo dello Strofinatoio ha forse regalato la massima estasi per quanto riguarda i panorami. Non sono mancati tratti di portage, il tutto per rendere una tappa “corta” assolutamente spettacolare e indimenticabile. L’arrivo a Porretta Terme, con il paese agghindato a festa proprio per Appenninica MTB Parmigiano Reggiano Stage Race è stato qualcosa di unico, un’atmosfera che solo i piccoli paesi dell’appennino Emiliano sanno regalare.
La classifica non ha raccontato nulla di nuovo, con l’austriaco Kaufmann sempre più dominatore incontrastato della gara, vincitore anche oggi con quasi 10’ di vantaggio su uno splendido Lorenzo De Sanctis, con Matteo Dellabiancia al terzo posto tra i SOLO. Nei Team i leader Meyer/Seifried hanno tenuto il punto, ma hanno sofferto dopo una partenza lenta che li ha costretti a rimontare nel finale. Solo 3’’ invece hanno diviso le due coppie femminili, con le inglesi davanti di un soffio a Menapace/Troesch, la sfida si faceva davvero incandescente.
L’arrivo a Porretta Terme ha segnato il giro di boa di Appenninica MTB Parmigiano Reggiano Stage Race, ma anche l’inizio di Appenninica4, ovvero la gara su 4 giorni che si andava ad aggiungere alla prova regina su 8.
Per lasciare un po’ di respiro ai biker e far partire Appenninica4 come vuole tradizione, la quarta tappa era una cronoscalata al Monte Piella, con arrivo sempre a Porretta. Solo 24 km e 1000 metri di dislivello, ma praticamente tutti concentrati nei primi 15km. Una lunga salita prima tra i campi e poi dentro il bosco, con gli alti alberi dell’Appennino a fare schermo naturale contro il caldo dell’estate Porrettana. Una volta scollinato davanti ai biker una divertente e tecnica discesa che ha fatto divertire chi ha nelle sue corde passaggi stretti e tornantini a gomito. Un gelato offerto a tutti i partecipanti all’arrivo è stata la notizia più bella, quella che ha allargato ancora di più il sorriso di chi stava vivendo Appenninica MTB Parmigiano Reggiano Stage Race.
Come era accaduto nel prologo di Bologna ancora una volta la prova contro il tempo è stata dominata da Coultron Hartrich che è riuscito a rosicchiare qualcosa al giovane Kaufmann, ancora saldamente leader di classifica, terzo ancora una volta De Sanctis, ormai abbonato al gradino più basso del podio. Anche tra i TEAM ritorno alla vittoria di Buist/Bos nella prova contro il tempo e conferma in testa alla classifica di Menapace/Troesch tra le donne. Appenninica4 si apre invece con la vittoria dell’olandese Casper Van Oosten.
Ogni gara ha una giornata più difficile delle altre e per Appenninica MTB Parmigiano Reggiano Stage Race è stata sicuramente la 5ª tappa. A causa del maltempo di qualche settimana prima della partenza della gara gli organizzatori hanno dovuto fare dei cambiamenti al percorso, soprattutto per garantire la sicurezza dei partecipanti. Quindi da Porretta Terme è stato effettuato uno spostamento in autobus fino a Santa Sofia, ritardando la partenza della tappa alle 12.30. La sfortuna ha voluto che questa quinta tappa di 53 km e 2055 metri di dislivello cadesse proprio nella giornata più calda della settimana. I biker hanno davvero sofferto tanto, fortunatamente l’organizzazione ha aumentato i punti ristoro e portato costantemente acqua i biker attraverso i due medici in moto che seguivano la gara ogni giorno.
Un tracciato spettacolare, caratterizzato da due lunghe salite che si aprivano su immensi panorami, discese tecniche, ma veloci e divertenti dove più volte si sono visti freni incandescenti e sorpassi con staccate al limite. Gli ultimi chilometri lungo il fiume Bidente sono stati tanto belli quanto duri a causa dei continui cambi di ritmo imposti dal terreno, ma tagliare il traguardo e buttarsi subito in acqua per rinfrescarsi e riprendere le forze non ha avuto prezzo. La tappa più dura fisicamente e psicologicamente, ma quella che ti fa dire di essere un vero Uomo – o Donna – da corse a tappe.
Nessuna sorpresa in classifica con Kaufmann, Hartrich e De Sanctis nell’ordine, new entry invece a vincere tra i SOLO4 Matteo Bravvacini, mentre gli olandesi Buist/Bos riprendono la leadership tra i TEAM dopo l’abbandono a causa di un infortunio di Meyer/Seifried, in campo femminile vittoria e allungo di Menapace/Troesch.
Da Santa Sofia si sentiva quasi il profumo della fine. C’era chi era in gara da una settimana e glielo si leggeva in faccia e nelle gambe, chi arrivava baldanzoso a colazione lo capivi subito, era uno di Appenninica4, tutti gli altri erano un po’ più tranquilli, avevano ancora tanta voglia di pedalare, ma rallentavano i movimenti per cercare di non sprecare inutilmente energie. Mancavano 2 tappe al termine e l’obiettivo era quello di arrivare a Bagno di Romagna.
La penultima tappa era proprio un trasferimento da Santa Sofia a Bagno di Romagna, 55 km e 2100 metri di dislivello. Si saliva lungo larghe strade forestali dove le ruote scorrevano veloci e le gambe giravano con loro all’unisono. Quasi non si sentiva la fatica e la gradita ombra degli alberi trasformava la gara in una passeggiata di piacere, anche se i battiti del cuore ben oltre la soglia non la pensavano allo stesso modo. Arrivati a Poggio alla Lastra iniziava una bella parte tecnica per poi seguire l’antica ferrovia Decauville per la lavorazione del legname per la Cupola di Firenze e arrivare nel cuore delle Foreste del Casentinese. Un ultimo, durissimo strappo su una via crucis ha tolto anche l’ultima stilla di energia i biker, ma passare dentro le vie agghindate a festa di Bagno di Romagna e vedere il traguardo, che il giorno dopo avrebbe rappresentato il successo e il coronamento di un sogno, ha riempito nuovamente le gambe e i cuori. Mancava poco, pochissimo alla conquista di Appenninica MTB Parmigiano Reggiano Stage Race.
Classifiche invariate e posizioni consolidate tra i SOLO, i TEAM uomini e SOLO4, mentre la sfida tra le Donne rimaneva davvero aperta con le inglesi che vincevano la tappa e accorciavano sulla coppia italo-francese. Erano fuochi d’artificio.
La mattina del sabato, dell’ultimo giorno di Appenninica MTB Parmigiano Reggiano Stage Race, dentro al race village dove dormivano i partecipanti c’era un’aria strana, un misto di felicità e malinconia. Il giorno dopo tutti avrebbero finalmente dormito nei loro letti, comodi e coccolati, ma non ci sarebbe più stata l’emozione di condividere il proprio sentiero con persone fino a poco prima sconosciute ed ora amiche per la pelle.
Mancavano 33km alla fine di Appenninica MTB Parmigiano Reggiano Stage Race, anzi ne mancavano solo 16, perchè l’ultima tappa era un anello sopra Bagno di Romagna da ripetere 2 volte. Un Cross Country vecchio stile, salita lunga e a tratti tecnica con discesa super divertente che strizzava l’occhio a chi amava lasciare andare i freni e non aveva paura di entrare deciso nelle pietraie.
È stata una festa. Si gareggiava per arrivare davanti al proprio avversario, ma già si sapeva che lo si sarebbe abbracciato e ringraziato dopo il traguardo, ringraziato per aver reso spettacolare e divertente ancora un’altra giornata. Appenninica MTB Parmigiano Reggiano Stage Race era finita, la classifica generale dominata da Lukas Kaufmann seguito dall’americano Coulton Hartrich e da Lorenzo De Sanctis. Tra i Team Maurits Buist e Henk Bos chiudevano a braccia alzate, mentre tre i Team Donne Lorenza Menapace e Daniele Troesch, nonostante la seconda posizione nell’ultima tappa, mantenevano il comando e si laurevano campionesse di questa prima edizione.
Appenninica4 era un affare italiano con Matteo Bravvacini che si imponeva sull’olandese Van Oosten.
Otto giorni dopo in Emilia Romagna tutto tornava a essere un po’ più tranquillo. Non c’erano più dei biker che spingevano al massimo lungo il crinale di questi fantastici Appennini, troppo spesso snobbati dagli appassionati della MTB perchè ritenuti “facili” e “bassi” rispetto alle sorelle maggiori, le Alpi. Siamo però sicuri che chi ha preso parte alla prima edizione di Appenninica MTB Parmigiano Reggiano Stage Race sia tornato a casa, ovunque essa sia, con un’idea diversa e soprattutto la voglia di ripresentarsi il prossimo 19 luglio al via dell’edizione 2020. Iscrizioni dal 1 Ottobre e numero chiuso a 150 riders.
Vai alla pagina classifiche.
Foto credit Sportograf.
Il vincitore della prima edizione di Appenninica MTB Race Stage, versione 7 tappe+prologo, team solo, è Lukas Kaufmann. Lukas è nato a Linz (AUT) il 4.4.94. Lukas ha 25 anni e corre per IMMOunited Mountainbike Racing Team. Atleta giovane e di talento al quale abbiamo posto un paio di domande.
Lukas, come è iniziata la passione per la mountainbike? “Ho iniziato a gareggiare in mountainbike quando avevo 8 anni. Tra i 13-14 anni ho perso più di 20 kg di peso e, da allora, ho iniziato ad andare sempre più forte. Negli ultimi anni sono riuscito ad aggiudicarmi molte belle gare e, solo 1 weekend prima di Appenninica, ho ottenuto il terzo gradino del podio nella marathon più dura d’europa, la Salzkammergut Trophy (210km x 7199 m dsl) con un tempo di 11h13′ “
Cosa ti ha colpito di Appenninica? La mia passione è partecipare a gare mountainbike-extreme in tutto il mondo, soprattutto quelle con belle cornici e paesaggi. Appeninica è stata la più bella gara di mountainbike a cui ho partecipato negli ultimi 5 anni. Adoro queste montagne, adoro i trails, adoro la gente e mi piace il cibo Italiano, soprattutto il Parmigiano.
Lukas ha concluso Appenninica in 23h22’58”. Tappa più lunga 6h05′ (2° tappa), tappa più corta 25′ (prologo). Lukas ha utilizzato integratori EthicSport, in particolare Superdextrin, Maltoshot, l’ipotonico Sete ed Energia Rapida Professional. Lukas ha ottenuto ottimi tempi in tutti i segmenti. Strategia di gara regolare programmata a tavolino. Insieme al preparatore atletico Andrea Ghelardoni, Lukas e Andrea lanciano una sfida. C’è chi sa fare di meglio?
Per battere Lukas è sufficiente far meglio di lui in TUTTI e 4 i singoli segmenti (link diretto a Strava cliccando sul nome del segmento). I segmenti sono:
Segmento Sfida Lukas #1 | Fanano – Lago Scaffaiolo | 1h38’32”
Segmento Sfida Lukas #2 | Porretta – Monte Piella | 46’03”
Segmento Sfida Lukas #3 | Vivaio Castelluccio | 7’02”
Segmento Sfida Lukas #4 | Discesa Monte Piella – Porretta | 23’28”
Lukas ha realizzato questi tempi durante Appenninica. A chi vuole cimentarsi nella sfida concediamo un vantaggio: poter affrontare i segmenti separatamente in uscite differenti. Unica regola: le e-bike sono le benvenute ma non sono in classifica. Chi riesce a superare Lukas sarà omaggiato col proprio nome e i propri tempi nell’Albo D’oro. L’albo d’oro sarà disponibile su questo sito e su Strava.
07/2019 – Lukas Kaufmann [1h38’32’ | 46’03” | 7’02” | 23’28”]
I segmenti sono 3 in salita (ognuno idoneo a soggetti con caratteristiche differenti) + 1 in discesa (che premia le abilità tecniche). Chi batte Lukas può essere definito atleta offroad completo.
Segmento | Tipo | Durata stimata | Stamina (resistenza endurance) | Gestione sforzo | FTP | Potenza aerobica | Abilità tecniche |
Sfida Lukas #1 | S | 2h | +++ | +++ | ++ | + | + |
Sfida Lukas #2 | S | 1h | + | ++ | +++ | ++ | + |
Sfida Lukas #3 | S | 10′ | + | + | +++ | ||
Sfida Lukas #4 | D | 25′ | + | + | +++ |
Dott. Andrea Ghelardoni | Preparatore atletico ciclismo
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Mi chiamo Andrea Ghelardoni, sono Dottore in Scienze Motorie e preparatore atletico specializzato in ciclismo. In veste di preparatore spiego sempre agli atleti quale sia il valore aggiunto di allenarsi con un misuratore di potenza. A chi già lo possiede spiego di non limitarsi a leggere il numero relativo ai Watt a display ma tento di insegnare a gestire lo sforzo durante la gara e soprattutto, ad eseguire un’analisi dati che indirizzi alla corretta tipologia di allenamento per migliorare le proprie capacità condizionali. Matteo ha scelto il powermeter top sul mercato, ha scelto la qualità e precisione di SRM, il marchio più famoso e desiderato al mondo quando si parla di misuratori di potenza. Questo strumento, associato ad opportuni software e conoscenze, permettono di valutare a 360° la prestazione complessiva dell’atleta che se ne avvale.
Matteo Dellabiancia, classe ’90, nato a Cattolica, è atleta mountain-bike portacolori del 360 Bike Team – Cattolica Bike Service. Matteo ha deciso di partecipare alla gara di 8 tappe Appenninica MTB. La passione di Matteo non si ferma infatti alle gare del weekend, nel suo curriculum sportivo compaiono partecipazioni a gare a tappe del calibro di Cape Epic (Sudafrica), Alpen Tour (Austria), Andalucia Bike Race e Volcat (Spagna). Negli sport di endurance non si improvvisa nulla e il nostro rider lo sa bene. Preparato atleticamente, con la mentalità positiva e con la volizione necessaria per partecipare a questa durissima competizione, Matteo non ha lasciato nulla al caso. Preparazione fisica e organizzazione personale stage by stage sono state pianificate, con cura, a tavolino. Il resto dei compiti spettano allo staff di Appenninica, concentrato a soddisfare i bisogni dei concorrenti impegnati in questa splendida sfida.
Appenninica (www.appenninica-mtb.com) è una gara a tappe di mountain-bike alla sua prima edizione. Una gara dura e scenograficamente spettacolare condita dall’ospitalità Emiliano-Romagnola. Il percorso consiste in un prologo e sette tappe con 400 km e circa 15000 mt di dislivello. Si parte da Berceto (PR) e, percorrendo le alte vie dell’Appennino, si giunge a Bagno di Romagna (FC). Un mix di percorsi tecnici, divertenti e faticosi in salsa Italiana.
Da preparatore atletico mi piace raccontare le storie degli atleti e fare l’analisi dati post gara quindi vi racconto cosa è successo a Matteo, stage by stage, durante la sua Appenninica.
Prologo | Bologna | Nella cornice di San Luca, prologo con cronoscalata fino al famoso santuario, poi Parco dei 300 Scalini. Matteo conclude il prologo in 4° posizione. Tempo totale di 26′, potenza normalizzata 264W. Le pendenze aggressive (15-25%) della salita di San Luca sono state affrontate con la massima regolarità, 8 minuti a 300W medi. Buoni valori considerando il peso corporeo di Matteo (pre tappa 58 kg). Valori che lo collocano al centro della categoria climbers. Sul finale sono presenti 6-7 rilanci alla potenza media di circa 400W. Matteo sa che deve rimanere quanto più costante possibile nell’erogazione della potenza, non deve sprecare inutilmente glicogeno. Impossibile non rilanciare vista la tracciatura del circuito. Si conclude quindi il prologo di brevissima durata, la vera fatica inizierà domani.
Tappa 1 | Berceto – Castelnovo Monti | Tappa impegnativa sia per distanza che per altimetria (78 x 2700). Clima caldo tipico di un bel mese di Luglio. Matteo inizia con un imprevisto alla scarpa (rompe un Boa) ma con un po’ di improvvisazione è abile nel risolvere il problema aiutandosi con del nastro adesivo. Riportando la mente alla gara, il percorso si presta bene alle abilità tecniche di Matteo che trova subito il feeling giusto nella guida. Durata tappa 5h34′ e NP 187W (che corrisponde ad IF 0,67). I dati indicano ritmo prevalentemente medio difatti 1h è il tempo cumulato in Z2, 1h il tempo cumulato in Z3 e 25′ in Z4. Il ratio tra le zone è Z2:Z3:Z4 = 1:1:0,4. Questa tripletta di valori conferma un’andatura sostenibile e perfetta considerando una tappa di 5-6h. La regolarità e la polarizzazione Z2/Z3, unite all’esperienza di Matteo, che si avvale dei dati del suo SRM, portano ad un’ottima gestione delle energie. Ora inizia il recovery in vista della tappa di domani.
Tappa 2 | Castelnovo Monti – Fanano | L’esclamazione di Matteo all’arrivo è “che tappona”. Matteo è rimasto con i primi tre avversari a vista, fino a quando, alcuni tratti da percorrere a piedi, gli hanno fatto perdere il contatto. Chiaramente la tappa di oggi è la queen stage, ancora più impegnativa della precedente (100 x 3000). Matteo conclude in 6h47′. Potenza normalizzata177W. Una normalizzata in linea con l’espressione del giorno precedente. Ci vengono in aiuto i dati di carico complessivo che indicano un TSS di 280 punti. Teniamo presente che 100TSS equivale a sostenere l’intensità di soglia per 1h. Ai 280 della queen stage sono da aggiungere i 275 punti, sulle spalle dai 2 giorni precedenti. Un cumulato di 555 punti TSS in 3 giorni. Il gioco inizia a farsi pesante. Oggi la distribuzione dei tempi cumulati in zona Z2:Z3:Z4 = 1:0,3:0,1. Una parte di Z3 è finita in Z2. L’ultima salita è stata Pievepelago – Passo del Lupo (quota media 1400 m – quota max 1800 m). L’altitudine impatta sulla pressione parziale dell’ossigeno (che diminuisce) quindi, la potenza disponibile ai pedali è inferiore. Matteo vive a Cattolica (quota mare), è ben conscio del fenomeno altitudine perciò affronta l’ultima salita in Z2 (piuttosto che in Z3). Il powermeter gli è di grande aiuto poiché la sola frequenza cardiaca lo avrebbe ingannato. La vasodilatazione indotta dalla temperatura e dalla pressione parziale dell’ossigeno sarebbe stata tale da aumentare la fc a parità di potenza erogata. Questo significa leggere H3 cardiaco durante uno sforzo Z2 ai pedali. Fake drive target!
Tappa 3 | Fanano – Porretta | Siamo nelle terre dove ho vissuto quindi avevo programmato di girare un bel video con i dati ergometrici di Matteo. Ho deciso di faticare e seguirlo durante una tratto della tappa. Pedalando affianco a lui, si percepisce che Matteo sta bene, pedala regolare e pulito. Sta affrontando la salita che da Capanno Tassoni conduce al Passo della Croce Arcana. Salita che viene affrontata a IF 0.8 cioè ad un buon ritmo medio (quasi a sweetspot). Nonostante l’altura cominci nuovamente a farsi sentire, la potenza erogata rimane la medesima anche sopra i 1500 m di quota. Questo è un ulteriore segnale che Matteo sta bene. Ci lanciamo nel single track di crinale che collega il passo della Croce Arcana con il Lago Scaffaiolo. Il primo trio è a vista, prendo un riferimento e mi segno il gap che abbiamo da loro. Matteo, nel tecnico, guida bene e, in circa 3 km di single track, recuperiamo 40 secondi sui primi. Rapido ristoro e lascio Matteo al suo destino. Completerà la tappa (50 x 1800) in circa 3h28′. Per capire cosa si prova ad affrontare questi magnifici trail durante una gara a tappe internazionale vi lascio al video.
Tappa 4 | Cronoscalata Monte Piella | Salita verso Monte Piella + sentiero CAI 107 verso Porretta Terme. Porretta Terme rimane a 400 m slm mentre il Monte Piella a 1200 m slm. La salita è lunga, pendenza 5-8% (tranne alcune brevi rampe >15%). Gli avversari non lasciano una attimo per respirare, chi non aspira alla classifica generale ha comunque in mente un podio di giornata. Matteo transita al GPM in 1h03′ ed un IF 0.85 con 800 metri di dislivello nelle gambe tutte d’un fiato. Siamo in full sweetspot, quindi in zona prossimale alla soglia. Matteo riesce ad esprimere circa 4,2 W/Kg per 1h. Un dispendio da quasi 1000 kcal metaboliche. Inizia la discesa tecnica poi mix di cavedagne che alternano piccoli e affascinanti borghi locali. Il 107 è un sentiero bellissimo, soprattutto ora che è pulito come un biliardo. In discesa la prima regola è ‘mai distrarsi’. Dopo pochi minuti la sfortuna fa si che Matteo passi sulla pietra sbagliata e tagli il copertone posteriore. Inizia un veloce pit stop con riparazione artigianale, il taglio è grande, utilizza 2 vermi ma comunque la riparazione non può dirsi definitiva. Matteo non molla l’osso, scende sul cerchio, fa quel che può, si esprime al meglio negli ultimi rilanci e conclude la tappa. Nonostante tutto, il risultato è discreto. Le parole di Matteo sono: “peccato un problema del genere in una tappa corta. Stavo bene, avevo fatto una gran salita”. Il risultato è stato portato a casa e la sua posizione in assoluta viene conservata.
Tappa 5 | Santa Sofia | Anello da ripetere 2 volte nell’intorno del paese di Santa Sofia. E’ molto caldo, nel pomeriggio si sfiorano i 40° e, per questioni logistiche, la tappa inizia alle ore 12. Non sono preoccupato: Matteo è abituato a questo clima, è un Romagnolo e sa che deve idratarsi. Anzi, questo caldo gioca a suo favore, vista la presenza di concorrenti stranieri del centro/nord europa abituati a climi più freddi. Il ragionamento è corretto infatti oggi Matteo va alla grande, le gambe rispondono bene e conosce il percorso (non lontano da casa sua). Tappa da 52 x 2000 quindi si prevedono 200-230 TSS. Matteo chiude in 3h20′, 200 TSS e una NP di 220W (IF 0.8). Iniziamo a capire che Matteo sta affrontando queste 8 giornate in crescita. Le sue prestazioni sono costanti dall’inizio e le sensazioni migliorano. Questo è il risultato di una corretta gestione dei carichi di allenamento nelle settimane precedenti ad Appenninica. Facciamo il punto generale e vediamo che i cumulati fino ad oggi sono notevoli: 990 TSS, 11000 dsl, 20h attive di pedalata, 310 km, 11000 kcal metaboliche. Numeri pesanti se si pensa che mancano ancora 2 tappe di tutto rispetto. Sono fiducioso perché vedo che Matteo è positivo, resiliente e sta perseverando. Nello sport, come nella vita, queste caratteristiche valgono più di molti altri aspetti.
Tappa 6 | Santa Sofia – Bagno di Romagna | Siamo alla penultima tappa. La prestazione di oggi si commenta osservando 2 semplici grafici che riporto sotto. Il primo grafico è il classico sinottico ergometrico nel tempo, il secondo grafico è la marcatura dei momenti di erogazione della potenza che evidenzia l’utilizzo massivo del sistema energetico aerobico o anaerobico. Semplificando all’estremo, il secondo grafico ci indica i momenti sottosoglia (punti blu) e soprasoglia (punti rossi). Si notano molti punti rossi nella parte iniziale: probabilmente Matteo stava bene e voleva prendere posizione nei confronti dei suoi avversari. Mossa corretta infatti non accusa questo “fuorigiri” e il ritmo si mantiene buono a tal punto che riesce a staccare il suo diretto avversario e mettere in cassaforte 7′ di vantaggio. Già nella tappa di ieri, Matteo aveva inflitto quasi 20′ all’avversario Polacco. Con i 27′ minuti recuperati in nelle ultime 2 tappe, Matteo guadagna la 4° posizione dell’assoluta generale. Le parole di Matteo sono: “Nei rilanci riuscivo ad andare via in progressione rispetto al Polacco, ad un certo punto lui ha mollato. Missione compiuta”. Ottimo lavoro!
Tappa 7 | Bagno di Romanga | Oggi è il giorno finale. In classifica, dietro Matteo, diversi avversari con troppo poco distacco per poter mettere un sigillo alla sua 4° posizione assoluta. Bisogna rimanere concentrati. Oggi Matteo è carico, ha intenzione di dare tutto. Può realizzare quello che ha in mente perché sta bene ed è positivo. La tappa è l’equivalente di una mediofondo (35 x 1100), tempo stimato circa 1h45′-2h15′. L’ SRM di Matteo ci dice che oggi è la sua giornata, le entrate in zona Z5 sono molte. E’ normale aprire il gas, è l’ultima tappa, è necessario rischiare. Un grafico relativo al training impact evidenzia 3 momenti cruciali (@8′ @48′ @1h48′). In ognuno di questi 3 segmenti Matteo ha dato tutto quello che aveva. Gli sforzi sono ripagati: tempo di tappa 1h55′ e 220NP (0,8 IF). Questa tappa è una prestazione magistrale. Matteo conclude la sua Appenninica e conquista la 4° posizione assoluta in classifica generale. Good job rider!
I numeri finali di Matteo durante Appenninica
Si ringrazia
Tutto lo staff di Appenninica MTB per aver valorizzato l’Appennino più bello che ci sia
Edoardo Melchiori e Igor Schifris per le stupende foto
SRM Italia per il supporto tecnico
Riguardo a Andrea Ghelardoni
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