I Campioni tornano a casa: Diesner e Arias dicono sì ad Appenninica 2023

Ci sono luoghi destinati ad entrare nel cuore delle persone e rimanerci dentro. Esperienze da rivivere appena possibile, perché in fondo danno la sensazione di sentirsi a casa. Sarà per il clima familiare che si respira tra i partecipanti di Appenninica MTB Stage Race, o per la bellezza degli Appennini dell’Emilia-Romagna, ma gli atleti che ogni anno decidono di rinnovare l’appuntamento con la “Cape Epic italiana” sono sempre di più.

Tra di loro, dal 4 al 9 settembre 2023, ci saranno anche i vincitori della passata edizione: Diego Arias e Naima Diesner. Entrambi hanno dominato Appenninica MTB Stage Race 2022, vincendo tappe in serie e ipotecando il successo finale fin dalle prime frazioni, entrambi torneranno quest’anno con l’obiettivo di riconfermarsi e di rivivere i dolci ricordi che questa corsa a tappe ha fissato nella loro mente.

Appenninica MTB Stage Race è una gara impegnativa, – dice Naima Diesner, vincitrice anche dell’edizione 2021, – ambientata in luoghi stupendi e con un’organizzazione eccellente. Come un bambino non vede l’ora che arrivi Natale, io non vedo l’ora arrivi Appenninica per ritrovare gli atleti, lo staff, gli amici che ho conosciuto in questa fantastica esperienza”.

“L’anno scorso mi sono divertito molto, anche se ho faticato parecchio – racconta invece il portacolori della Hubbers-Polimedical, già vicecampione del mondo Marathon nel 2021 -. È una gara che sto consigliando ad altri atleti perché è un test particolare, con percorsi vari e divertenti”.

Lo scorso anno il colombiano, oltre a conquistare la classifica finale, si aggiudicò cinque vittorie di tappa, dimostrando di trovarsi a proprio agio sui percorsi dell’Appennino dell’Emilia-Romagna. Quest’anno si presenterà al via conoscendo già parte del percorso e potendo distribuire lo sforzo su un giorno in meno di corsa, visto il nuovo format proposto dagli organizzatori. 

Con il mio team partiamo sempre con il proposito di vincere, anche se i nostri avversari non ci regalano mai nulla – l’analisi di Arias -. Sicuramente quest’anno, conoscendo già i territori, avrò maggior possibilità di gestirmi ma so che il livello dei partecipanti crescerà ulteriormente. Il format con sei tappe anziché sette aiuterà il gruppo degli amatori, che hanno una voglia sfrenata di divertirsi e faticare. Anche per me sarà però un giorno in meno di fatica che mi permetterà di gestire meglio le energie”.

Curiosa di testare il nuovo formato anche la regina della categoria donne. “Sarà interessante provare in prima persona il cambiamento del format – il commento di Naima Diesner -. Sei giorni di gara sono comunque tanti e la sfida resta assolutamente epica. Ma sono onesta: sono talmente innamorata di Appenninica MTB Stage Race che probabilmente parteciperei anche se raddoppiassero i giorni di gara”.

Sugli obiettivi di vittoria, invece, la tedesca preferisce avere un approccio diverso. “Cercherò di fare del mio meglio e spero di contribuire a una gara emozionante – il commento di Diesner -. Tuttavia, penso che la bellezza delle corse a tappe risieda nei vari aspetti che lungo il percorso possono metterti alla prova e alla fine della giornata goderti il piacere di tagliare il traguardo esausto, ma con un grande sorriso”.

Lo stesso sorriso che dipingerà il volto di Diego Arias e Naima Diesner al ritorno ad Appenninica MTB Stage Race.

The Appenninici –Tim e Louise: dalla Cape Epic ad Appenninica sempre in coppia

Tra i protagonisti di Appenninica MTB Stage Race ci sono tante storie di sport e vita. Tim e Louise Ferreira hanno partecipato a diverse corse a tappe Mtb, ma Appenninica è entrata nei loro cuori, insieme all’Appennino dell’Emilia-Romagna 

La fatica e il successo sono più belli se condivisi. Chi è abituato a gareggiare in corsa a tappe in mountain bike lo sa bene, perché molte competizioni prevedono la partecipazione a coppie. Appenninica MTB Stage Race, dopo la sua prima edizione, ha invece deciso di abbracciare la formula della classifica individuale.

Tuttavia, nessuno vieta agli iscritti di affrontare la corsa insieme, condividendo fatiche, errori, problemi e successi. È il caso di Tim e Louise Ferreira che nel 2022 hanno finalmente preso parte alla corsa a tappe sugli Appennini dell’Emilia-Romagna dopo che la loro partecipazione è stata rinviata per due anni a causa della pandemia.

Da diversi anni facciamo tour in bicicletta in Europa, tanto che nel 2009 e 2011 abbiamo seguito parti del Tour de France – raccontano Tim e Louise -. In Italia abbiamo pedalato dalla Sicilia a Roma e da Genova a Venezia e volevamo girarla in mountain bike, così ci siamo imbattuti in Appenninica MTB Stage Race. A quel punto ci siamo messi in contatto con Beppe e abbiamo cominciato a pianificare il viaggio ma l’arrivo del Covid ci ha costretto a rinviare la partecipazione per due volte, prima di poter viaggiare di nuovo nel 2022”.

La coppia sudafricana ha completato l’ultima edizione di Appenninica MTB Stage Race conquistando la medaglia di finisher, non l’unica che possono vantare nel loro palmares. In passato, infatti, hanno partecipato diverse volte alla Cape Epic (Louise addirittura cinque volte consecutivamente) ma anche alla Joberg2c, Sanic2c, Berg&Bush e Wines2Whales.

Abbiamo corso entrambi la Cape Epic e abbiamo partecipato a diversi eventi in Sudafrica, corse a tappe di 3-4 giorni ma anche 9 giornate – racconta la coppia -. Appenninica è molto diversa da tutte queste perché presenta salite molto più lunghe e ripide di quelle a cui siamo abituati ma anche i paesaggi e i paesi sono molto differenti da quello che si può trovare nelle altre corse a tappe nel mondo”.

L’unicità di Appenninica MTB Stage Race ha conquistato la coppia sudafricana che nel 2023 si è già iscritta per riprovare l’esperienza.

La nostra prima volta ad Appenninica è stata incredibile – raccontano -. L’atmosfera era fantastica sia con lo staff che con gli altri ciclisti in gara, tutti positivi e disponibili. Siamo stati fortunati con il meteo e non abbiamo avuto problemi meccanici, che in eventi come questi significa tanto. Non eravamo mai stati in Emilia-Romagna prima d’ora ma dobbiamo dirlo: i luoghi che abbiamo visitato sono bellissimi e l’esperienza ci ha conquistato: per questo torneremo nel 2023”.

Ovviamente anche quest’anno Tim e Louise pedaleranno insieme, affrontando come coppia le sfide che l’Appennino dell’Emilia-Romagna porrà sul loro cammino.

Abbiamo pedalato insieme per molti anni, ma abbiamo gareggiato anche individualmente. Correre insieme questo evento è stato utile perché ci ha permesso di aiutarci a vicenda dove necessario. Conosciamo i rispettivi punti di forza, e ormai ci capiamo al volo,” affermano.

 

In fin dei conti, dividere la fatica, il sudore e il successo rende tutto più speciale. 

The Appenninici – Jeremy Mahot e la mountain bike come messaggio sociale

Tra i protagonisti di Appenninica MTB Stage Race ci sono tante storie di sport e vita. Jeremy Mahot si è avvicinato alla mountain bike durante il periodo del Covid come antidoto alla perdita di un caro amico e nel 2022 ha concluso Appenninica con l’obiettivo di sensibilizzare le persone sul problema della depressione

Sono tante le motivazioni che possono spingere qualcuno ad avvicinarsi a uno sport. C’è chi sviluppa una passione fin dalla tenera età e chi si avvicina con il tempo. Chi lo fa per rimettersi in forma fisicamente e chi lo fa per trovare una pace interiore, per non pensare ai problemi della quotidianità messi davanti dalla vita.

Jeremy Mahot, finisher di Appenninica MTB Stage Race 2022, si è avvicinato alla mountain bike nei duri mesi della quarantena Covid, quando le palestre erano chiuse e si poteva avere solo un’ora d’aria per praticare sport all’aperto. Prima d’allora non aveva mai praticato questo sport, ma l’amore è stato a prima vista.

Era un brutto periodo ed è stato un amico ad invitarmi ad andare in mountain bike – racconta Jeremy Mahot -. Purtroppo, non molto tempo dopo aver cominciato, un altro caro amico ha perso la vita a causa della depressione provocata da una commozione cerebrale. Non riusciva più a trovare pace con sé stesso. In quel momento, la mountain bike mi ha salvato la vita e mi sono sentito in dovere di far sapere a tutti l’impatto positivo che può avere questo sport nella vita di una persona, così come l’interazione sociale con gli altri biker”.

Proprio per testimoniare questo Jeremy Mahot si è avvicinato al mondo delle corse a tappe in mountain bike, partecipando e completando nel 2021 la Bike Transalp. Da lì l’idea di condividere le sue avventure sui social e su un blog, spiegando perché lo stesse facendo e dimostrando come tutti possano essere in grado di raggiungere un obiettivo se lo vogliono veramente, anche trovando la motivazione per superare i momenti più bui.

Vorrei rendere consapevoli le persone che la commozione cerebrale è un trauma importante, da non prendere alla leggera, perché può portare problemi come depressione, irritabilità, mancanza di concentrazione – spiega l’atleta di origini francesi ma residente nel Regno Unito -. Parlare è un ottimo aiuto per sfogarsi. Voglio far capire a tutti che ci sono tantissime cose che possono farci stare bene, basta volersi mettere in gioco. All’interno delle cerchie di appassionati è possibile trovare persone disponibili a parlare e ad ascoltare”.

In questo suo viaggio-testimonianza, Jeremy Mahot ha incrociato la sua strada con Appenninica MTB Stage Race, trovando quel senso di famiglia e comunità che ricercava.

Mi è piaciuta molto Appenninica, per il paesaggio meraviglioso e le città ospitanti e ha rafforzato la mia convinzione che la comunità della Mtb sia unica nel suo genere – racconta -. Ora ho amici in tutto il mondo con cui parlo regolarmente. Ci tornerò sicuramente in futuro perché l’atmosfera familiare che ti comunica è davvero unica. Sono partito da solo e sono tornato con molti fratelli e sorelle con cui ho condiviso un’esperienza”.

Da Castelnovo a Vidiciatico, Appenninica 2023 promette emozioni forti

Svelato il percorso dell’edizione 2023 di Appenninica MTB Stage Race, che si svolgerà dal 4 al 9 settembre lungo sei tappe, 400 km e 14 mila metri di dislivello. Fra le sedi di tappa, oltre a Castelnovo ne’ Monti e Vidiciatico, la confermata Fanano e la novità Fiumalbo

Gli organizzatori l’avevano promesso: “ridurre il format di una tappa non renderà più semplice la corsa”. A giudicare da un primo sguardo al percorso 2023 di Appenninica MTB Stage Race la promessa è stata ampiamente mantenuta.

Per conquistare la medaglia di finisher dell’edizione 2023, in programma dal 4 al 9 settembre 2023, i partecipanti dovranno domare 400 km e 14 mila metri di dislivello complessivi, distribuiti su sei frazioni. Gli Appennini dell’Emilia-Romagna saranno i giudici dell’epica sfida tra paesaggi incantati, crinali appenninici e splendidi borghi italiani.

Come lo scorso anno la corsa a tappe prenderà il via da Castelnovo ne’ Monti, all’ombra della Pietra di Bismantova. Confermate tra le sedi di tappa anche Fanano, ormai passaggio storico di Appenninica MTB Stage Race e Vidiciatico, la frazione di Lizzano in Belvedere che ospiterà il gran finale come nel 2022. La novità è invece rappresentata da Fiumalbo, borgo storico dell’Appennino modenese situato al confine con la Toscana.

Il nuovo format ci ha permesso di spalmare meglio le difficoltà rispetto al passato – spiegano Milena Bettocchi e Beppe Salerno, co-organizzatori di Appenninica MTB Stage Race -. La Queen Stage, in programma già il secondo giorno, è leggermente più corta e meno dura del solito ma le due giornate successive non permetteranno di tirare tanto il fiato. Il risultato è una parte centrale della gara mediamente impegnativa, con 400 km e 14 mila metri di dislivello complessivi da affrontare”.

SEI TAPPE DA AFFRONTARE A TUTTA

Partenza fissata per lunedì 4 settembre da Castelnovo ne’ Monti con 56 km e 1800 metri di dislivello ai piedi della Pietra di Bismantova, attraverso le terre di Matilda di Canossa. Rispetto al 2022, il percorso de La Matildica ha subito ulteriori migliorie, con l’alternarsi di salite e discese non lunghe ma impegnative.

Neanche il tempo di entrare nel clima di gara e martedì 5 settembre è già la volta della Mountain Queen Stage. Rispetto al passato la tappa regina risulta più corta (89 km) ma non meno impegnativa con i suoi 3200 metri di dislivello da fare tutti d’un fiato prima di raggiungere il traguardo di Fiumalbo.

Non c’è il tempo di riposarsi, perché mercoledì 6 settembre un anello intorno a Fiumalbo metterà nuovamente a dura prova i concorrenti. La Tuscany “Incipit” è la principale novità dell’edizione 2023 con uno sconfinamento in Toscana all’interno del comprensorio sciistico dell’Abetone, lungo 79 km e 2700 metri di dislivello.

È invece il Monte Cimone il grande protagonista della quarta frazione di giovedì 7 settembre con partenza da Fiumalbo e arrivo a Fanano. Tre le salite di giornata della Cimone Challenge lungo i 57 km e 2300 metri di dislivello destinati a testare ancora le gambe degli atleti.

Per chi ama l’approccio di Appenninica MTB Stage Race al mondo della mountain bike, la frazione in programma venerdì 8 settembre da Fanano a Vidiciatico sarà il perfetto manifesto. Appenninica Distilled con i suoi 54 km e 2500 metri di dislivello è un concentrato di tutto quello che può proporre la corsa a tappe italiana: salite lunghe e pedalabili, discese molto tecniche e meravigliosi panorami.

Il gran finale è prenotato per sabato 9 settembre nella Monte Pizzo con partenza e arrivo da Vidiciatico, frazione del comune di Lizzano in Belvedere. Come l’anno scorso, i tecnici 37 km e 1750 metri di dislivello dell’ultima tappa decreteranno il verdetto finale.

COME ISCRIVERSI

Dopo il grande successo della fase Early Bird d’iscrizione, chiusasi con il sold out in soli 15 giorni, è ora possibile iscriversi  nella fase “Regular Registration” fino al 31 maggio 2023. Come per le ultime quattro edizioni, gli organizzatori hanno confermato la formula individuale e il numero chiuso a massimo 150 iscritti: una scelta volta ad evitare il sovraffollamento dei sentieri e ad assicurare a tutti i partecipanti un elevato standard qualitativo nel supporto in corsa.

IL PERCORSO

Tappa 1 – La Matildica – 56 km e 1800 mt di dislivello

Lunedì 4 Settembre: Castelnovo ne’ Monti – Castelnovo ne’ Monti

Tappa 2 – Mountain Queen – 89 km e 3200 mt di dislivello

Martedì 5 Settembre: Castelnovo ne’ Monti – Fiumalbo

Tappa 3 – Tuscany “Incipit” – 79 km e 2700 mt di dislivello

Mercoledì 6 Settembre: Fiumalbo – Fiumalbo

Tappa 4 – Cimone Challenge – 57 km e 2300 mt di dislivello

Giovedì 7 Settembre: Fiumalbo – Fanano

Tappa 5 – Appenninica Distilled – 54 km e 2500 mt di dislivello

Venerdì 8 Settembre: Fanano – Vidiciatico

Tappa 6 – Monte Pizzo – 37 km e 1750 mt di dislivello

Sabato 9 Settembre: Vidiciatico – Vidiciatico

The Appenninici – Dall’Argentina all’Italia: Sergio Coratolo alla ricerca delle sue radici

Tra i protagonisti di Appenninica MTB Stage Race ci sono tante storie di sport e vita. Nel 2022 Sergio Coratolo ha unito alla corsa a tappe sugli Appennini dell’Emilia-Romagna un viaggio in Sicilia, alla scoperta dei luoghi dei suoi avi
C’è chi partecipa ad Appenninica MTB Stage Race per vivere un’esperienza fuori dall’ordinario, chi per scoprire nuovi luoghi, chi per vincere una sfida contro sé stessi. C’è invece chi, come Sergio Coratolo, ha prolungato il viaggio in Italia dall’Argentina dopo la corsa a tappe in mountain bike, per andare alla scoperta delle proprie radici.

Il nonno di Sergio Coratolo era infatti originario di Castellammare del Golfo, in Sicilia, e pur non essendo la sua prima volta in Italia, in questa occasione ha deciso di scoprire i luoghi di provenienza della sua famiglia. “Ero già stato in Italia, avevo visitato le Alpi e Riva del Garda e prima di arrivare a Bologna per Appenninica sono stato a Roma con mia moglie – racconta Coratolo -. Finita la gara lo scorso settembre, sono stato qualche giorno a Castellammare del Golfo, dove è nato mio nonno, a scoprire i luoghi della sua infanzia. Nell’occasione ho anche realizzato un video per mio padre, che non ha mai avuto la fortuna di poterci andare”.

Impreziosita da questa appendice romantica, l’esperienza di Appenninica MTB Stage Race resterà nel cuore dell’argentino anche per aver avuto la possibilità dii scoprire gli splendidi scenari degli Appennini dell’Emilia-Romagna.

“Ho scoperto di Appenninica MTB Stage Race su internet, e visto che ero già stato sulle Alpi e sui Pirenei, mi sono detto che sarebbe stata l’occasione per conoscere gli Appennini – racconta Coratolo -. Avendo passaporto italiano, quando posso vengo volentieri in Italia. Pian piano sto cercando di visitarla il più possibile”.

L’esperienza della corsa a tappe italiana è stata promossa a pieni voti da Sergio Coratolo che promette di ritornare. “Credo tornerò ad Appenninica – afferma sicuro -. L’esperienza mi è piaciuta moltissimo. È impegnativa dal punto di vista fisico ma molto divertente perché ti permette di conoscere nuove persone e vivere un’esperienza appagante”. Anche perché c’è ancora tanta Italia da scoprire.