La gara che piace a noi è quella in cui corri contro te stesso, più che contro gli altri.
Abbiamo sognato, pensato e progettato Appenninica perché rispecchiasse questa filosofia. Non è soltanto una questione di cronometro, è soprattutto mettersi alla prova in modo profondo, sia fisicamente che mentalmente.
Una partita di calcio dura sempre 90 minuti, una maratona è lunga 42,195 Km. Il nostro sport è diverso: in eventi UCI Marathon, gli atleti affrontano percorsi tra i 60 e i 160 chilometri. L’UCI stabilisce anche che una corsa a tappe è quella che dura “quattro o più giorni, inclusa una tappa che presenti la distanza minima di un evento XC Marathon, ossia 60 km.”
Detto che, per quanto arbitrari, gli standard UCI sono generalmente accettati, secondo noi le gare a tappe in mountain bike dovrebbero essere modellate sulla visione degli organizzatori, che meglio conoscono il territorio e i sentieri.
Appenninica è dura, e se il meteo ti rema contro può diventare durissima. Nel 2019, per via del caldo asfissiante, e nel 2021, quando la Queen Stage fu funestata dalla pioggia, i concorrenti sono stati messi a dura prova. Non mancheranno certo le lunghe salite e i tratti tecnici che hanno reso celebre questa gara. Abbiamo tante alternative da proporre agli atleti, tanti percorsi per offrire un tracciato sempre diverso e sempre completo: duro, divertente, tecnico, veloce e naturalmente panoramico. Tutto questo lo troverete anche su un format di sei tappe.
Alla fine di ogni prova vi guardiamo in faccia, parliamo con voi e raccogliamo i vostri feedback, quello che ci dite e anche quello che non ci dite. Sappiamo che volete una gara dura, e la manterremo tale. Quando l’anno scorso abbiamo deciso di accorciare una tappa nella seconda metà di gara, le vostre membra ci hanno ringraziato.
Un altro aspetto che ha inciso nella scelta è la logistica. Non è un segreto, sei giorni sono meglio di sette per i molti atleti che arrivano in Italia da altri Paesi, e soprattutto da altri continenti. Per questo ha senso cercare di contenere in una settimana lavorativa il tempo necessario per la gara, per i voli e il necessario recupero. Se poi avete dei giorni in più a disposizione, avrete più tempo per scoprire l’Italia e l’Appennino.
Ecco perché pensiamo che sei tappe siano più che sufficienti.