L’edizione in programma dal 4 al 10 settembre sugli Appennini dell’Emilia-Romagna conferma il suo carattere globale. Oltre alla sfida per la classifica finale, tante storie e curiosità tra i quasi 150 concorrenti al via
Sui percorsi di Appenninica MTB Stage Race non c’è soltanto la sfida per la vittoria finale da seguire, ma tante piccole o grandi storie da raccontare tra i quasi 150 concorrenti al via. Dal 4 al 10 settembre sugli Appennini dell’Emilia-Romagna arriveranno atleti di tutto il mondo, pronti a sfide personali con sé stessi o giunti per affiancare amici e parenti, o semplicemente in ricordo di qualcuno. Il bello di Appenninica MTB Stage Race è anche e soprattutto questo, la sua capacità di portare alla luce a storie di vita e sport.
Saranno ben 28 le Nazioni al via di Castelnovo ne’ Monti, con tutti i cinque continenti rappresentati. Oltre ai Paesi storicamente più fedeli ad Appenninica come i Paesi Bassi, la Spagna, la Germania e il Regno Unito, si conferma importante anche la pattuglia di statunitensi al via. Per l’edizione 2022, però, la proverbiale ospitalità emiliano-romagnola si prepara ad accogliere anche atleti provenienti da Australia, Israele, Brasile, Messico, Costa Rica e Sud Africa.
“Ogni anno si allargano i confini dei partecipanti di Appenninica MTB Stage Race, e non possiamo che essere felici di questa costante internazionalizzazione – affermano Beppe Salerno e Milena Bettocchi, co-organizzatori dell’evento -. Di anno in anno gli atleti che partecipano alla gara diffondono un’immagine positiva del nostro territorio, del clima che si respira e della competizione, questo motiva e incoraggia l’arrivo di nuovi atleti da ogni angolo del mondo”.
Tra loro non manca chi raggiungerà Castelnovo ne’ Monti con una sfida personale da affrontare o con l’obiettivo di raccontare un’avventura unica. È il caso del giovane ciclocrossista olandese Gosse Van der Meer, che pedalerà con una GoPro per raccontare l’esperienza sugli Appennini, o di Spencer Powlison, statunitense molto conosciuto nelle community dei biker. Dagli Stati Uniti tornerà ad Appenninica per il secondo anno consecutivo anche Mark Anolik, ex Downhiller di livello internazionale, pronto a riabbracciare l’amico Pierpaolo “Pippo” Marani a Fanano, come già successo lo scorso anno.
Chi parte con obiettivi importanti sono sicuramente i cinque atleti che ambiscono ad entrare nella Appenninica Hall of Family conquistando la terza medaglia di finisher: Anton Tieleman, Stefan Kiene, Thomas Jauner, Peter Wouters e Zbig Mossoczy. Quest’ultimo guiderà anche un gruppo di atleti polacchi a cui lui stesso ha consigliato di vivere l’esperienza di Appenninica.
Tra i concorrenti al via ci saranno anche James Hunt e Nathan Hunt, padre e figlio proveniente dal Regno Unito per vivere un’esperienza insieme. Dopo aver dovuto rinunciare alla partecipazione lo scorso anno, sarà finalmente al via anche il dottore israeliano Michael Gdalevich – in prima fila nella lotta alla pandemia negli ultimi due anni -, che sarà accompagnato dalla moglie in questa avventura, così come i sudafricani Tim e Louise Ferreira.
Infine, parteciperà ad Appenninica il francese Jeremy Mahot, già finisher alla Transalp 2021, in gara con il nobile fine di creare consapevolezza sulla depressione e raccogliere fondi per programmi di supporto. Ex fantino residente nel Regno Unito, Mahot ha perso un amico durante il lockdown a seguito di una commozione cerebrale che gli aveva provocato una forte depressione, e racconterà l’avventura di Appenninica anche con il fine di sensibilizzare la società su questo problema.