Il nonno di Sergio Coratolo era infatti originario di Castellammare del Golfo, in Sicilia, e pur non essendo la sua prima volta in Italia, in questa occasione ha deciso di scoprire i luoghi di provenienza della sua famiglia. “Ero già stato in Italia, avevo visitato le Alpi e Riva del Garda e prima di arrivare a Bologna per Appenninica sono stato a Roma con mia moglie – racconta Coratolo -. Finita la gara lo scorso settembre, sono stato qualche giorno a Castellammare del Golfo, dove è nato mio nonno, a scoprire i luoghi della sua infanzia. Nell’occasione ho anche realizzato un video per mio padre, che non ha mai avuto la fortuna di poterci andare”.
Impreziosita da questa appendice romantica, l’esperienza di Appenninica MTB Stage Race resterà nel cuore dell’argentino anche per aver avuto la possibilità dii scoprire gli splendidi scenari degli Appennini dell’Emilia-Romagna.
“Ho scoperto di Appenninica MTB Stage Race su internet, e visto che ero già stato sulle Alpi e sui Pirenei, mi sono detto che sarebbe stata l’occasione per conoscere gli Appennini – racconta Coratolo -. Avendo passaporto italiano, quando posso vengo volentieri in Italia. Pian piano sto cercando di visitarla il più possibile”.
L’esperienza della corsa a tappe italiana è stata promossa a pieni voti da Sergio Coratolo che promette di ritornare. “Credo tornerò ad Appenninica – afferma sicuro -. L’esperienza mi è piaciuta moltissimo. È impegnativa dal punto di vista fisico ma molto divertente perché ti permette di conoscere nuove persone e vivere un’esperienza appagante”. Anche perché c’è ancora tanta Italia da scoprire.