Il sogno più grande per uno sportivo, qualsiasi sia la disciplina praticata, è quello di raggiungere la vetta del proprio sport. Assaporare il successo è uno dei piaceri più appaganti per chi dedica ore e ore di allenamento, fatiche e sacrifici per arrivare ad essere sul tetto del mondo. Dopo il ritiro, molti atleti hanno però la necessità di continuare a vivere quell’adrenalina, magari affrontando la sfida di una nuova disciplina.
È quello che è accaduto a Sophie Halhead, atleta al via di Appenninica MTB Stage Race 2023. Il 17 agosto 2014, l’inglese saliva sul punto più alto del suo sport, laureandosi campionessa del mondo di rugby con la maglia della sua nazionale. Così, dopo 71 caps in campo per il suo Paese, decideva di ritirarsi dal rugby. Da lì è cominciata una nuova avventura, dove il pallone ovale ha lasciato il posto a una mountain bike.
“Ho rappresentato il mio Paese 71 volte, l’ultima contro il Canada nella finale del Campionato Mondiale 2014 – racconta Sophie Halhead -. È stata una pagina indelebile della mia vita, perché ho avuto il privilegio di giocare in due finali del Campionato Mondiale, gustando il sapore della sconfitta contro la Nuova Zelanda e poi della vittoria nel 2014. Finita la carriera da rugbista, ho scelto la mountain bike perché volevo condividere uno sport con mio marito. Ho cominciato seguendolo negli allenamenti fino a quando non ho partecipato a una gara: è uno stimolo per tenersi in forma e vivere avventure diverse”.
L’edizione 2023 di Appenninica MTB Stage Race non è stata una prima volta per Sophie Halhead, visto che l’inglese aveva già preso parte alla prima edizione dell’evento, nel 2019. A distanza di cinque anni molto è cambiato nella corsa a tappe organizzata dalla A.S.D. Happy Trail MTB ma la 43enne inglese non vedeva l’ora di ritornare.
“Ho partecipato per la prima volta nel 2019 e sarei venuta anche nel 2020 se non fosse stato per la pandemia – racconta Sophie -. È un evento a cui desideravo tornare e sono felicissima di averlo fatto per incontrare nuove persone e rivedere vecchi amici. Adoro l’Italia perché ha così tante cose da amare: il paesaggio, i panorami, il gelato, la pizza e la sua gente. Ad Appenninica gli organizzatori sono fantastici, sempre con il sorriso sulle labbra, varrebbe la pena partecipare anche solo per le chiacchiere con gli altri. È una corsa incredibile!”.
Tornare dopo 5 anni ha permesso a Sophie Halhead di vedere una realtà cresciuta e apprezzare questa evoluzione.
“Nel 2019 credo ci fossero 40-45 atleti in tutto, ma ho capito da subito che era un evento speciale – racconta Sophie -. Da allora ha superato il periodo della pandemia ed è cresciuta, pur conservando un limite a 150 partecipanti che ne conserva intatti il fascino e l’identità. Il fatto di cenare tutti insieme durante le premiazioni, i video e le foto fantastiche del percorso, è tutto speciale”.
Anche grazie ad Appenninica MTB Stage Race Sophie Halhead ha saputo rafforzare il suo legame con l’Italia e con l’Appennino dell’Emilia-Romagna, a cui è legata anche per un aspetto sentimentale.
“I genitori di mio marito vivevano in Emilia-Romagna, così quando mi sono imbattuta in Appenninica MTB Stage Race ho subito pensato che sarebbe stata una bella occasione parteciparvi. Sapevo che la zona era bellissima e i percorsi erano fantastici, poi vedendo il video teaser mi sono emozionata sempre di più e ci siamo iscritti. L’Emilia-Romagna è una regione incredibile e credo che molte persone non si rendano conto fino in fondo di quanto sia bello praticare la mountain bike qui”, afferma Sophie Halhead.