Confermata la presenza al via della gara a tappe italiana di Marzio Deho, leggenda della MTB italiana e uno dei pochi biker che hanno gareggiato praticamente in ogni angolo del mondo.
Qualsiasi appassionato di mountainbike italiana ha sentito parlare almeno una volta di Marzio Deho. Una vera e propria leggenda che ha iniziato a gareggiare nei primi anni ‘90 e da allora non ha più smesso. Da allora ha collezionato la bellezza di quasi 350 vittorie in carriera, ma soprattutto ha gareggiato praticamente in ogni angolo del mondo, dall’Europa all’Asia, dal Sud America all’Africa.
La sua specialità sono le lunghe distanze tanto che nel suo palmares ci sono 1 campionato italiano marathon e numerose convocazioni in nazionale per difendere i colori italiani ai mondiali di specialità, vanta vittorie in gare prestigiose come la Dolomiti Superbike e la Roc D’Azur.
Le gare a tappe sono pane per i suoi denti ha vinto due volte il Mongolia Bike Race, altrettante volte la Himalaya Highest mtb race e una volta la TransRockies, durissima prova a tappe in British Columbia.
La voglia di gareggiare e pedalare non è mai scemata ed in questo 2019 ha deciso di misurarsi ancora una volta in qualcosa di nuovo e prendere il via alla prima edizione di Appenninica MTB Parmigiano Reggiano.
Abbiamo colto l’occasione per fare quattro chiacchiere con Marzio e farci spiegare il suo punto di vista su Appenninica e sulla sua possibile evoluzione, ma anche in generale sulle gare a tappe e su come ci si deve approcciare ad una di esse.
– Perché hai scelto di partecipare ad Appenninica MTB Stage Race Parmigiano Reggiano e cosa secondo te la rende diversa da altre gare a tappe Italiane?
Marzio: Le corse a tappe mi hanno sempre entusiasmato, fin da quando ho cominciato a praticare la Mtb, da subito mi sono cimentato anche in questo tipo di prove. In Italia una vera gara a tappe attualmente non esiste ed una paragonabile alle più blasonate stage race che si possono trovare in giro per il mondo non c’è mai stata. Quindi vedo Appenninica come finalmente la gara a tappe che mancava in Italia.
– Per una gara a tappe di 8 giorni secondo te è meglio la formula a coppie o quella in solitaria?
Marzio: Non c’è un meglio o un peggio, sono belle sia le gare in solitaria sia quelle in coppia. Secondo me ogni manifestazione deve distinguersi con una propria identità, o si gareggia in coppia o individualmente. La Cape Epic insegna, nata a coppie continua ad esserlo, poi ci sono tante altre gare più meno famose di 4 tappe o una settimana solo individuali (Andalucia bike Race o Volcat, Ruta de Los Conquistadores o Crocodile Trophy) o solo in coppia (Brasil ride, Portugal Mtb o Epic Israel).
– Tu hai gareggiato praticamente in ogni parte del Mondo, cosa ti aspetti dall’Appennino Emiliano? È una zona che conosci?
– Da come me ne hanno parlato è una gara che vogliono far conoscere al di fuori dei confini nazionali e far crescere a buoni livelli, per far questo l’Appennino è una buona scelta perché presenta una varietà di percorsi ideali per gareggiare più giorni. Le zone le conosco ma non benissimo, ci sono stato parecchie volte ma ho gareggiato veramente poco da quelle parti. Sono molto curioso di scoprire i percorsi che mi aspetto sicuramente duri e belli impegnativi, con nulla da inviare ai percorsi sulle Alpi.
– Con che bici correrai e quale sarà il tuo kit base per le singole tappe?
– Non so ancora di preciso quanto tecniche e come saranno principalmente le tappe, ma credo che gareggerò con la mia front Olympia F1. Come in tutte le corse a tappe un minimo di kit per la propria assistenza meccanica è bene portarselo: un multitool con smagliacatena e tutto il materiale necessario per le forature.
– Appenninica4, la formula ridotta di Appenninica, secondo te è la giusta porta d’ingresso ad una gara a tappe per chi non le ha mai fatte?
– Può essere un buon punto di partenza, ma credo che la gara debba trovare la sua identità, capire se vuole essere una prova su 7 giorni a coppie oppure su 4 giorni in solitaria, l’evento deve donare le stesse emozioni a tutti i partecipanti e questa prima edizione potrebbe essere quella che farà comprendere Appenninica MTB Stage Race Parmigiano Reggiano la sua vera natura.
– Quali sono i tuoi consigli per un amatore che ad Appenninica MTB Stage Race Parmigiano Reggiano farà il suo esordio in una gara a tappe?
– Sicuramente arrivare preparati con un buon bagaglio di allenamento, soprattutto di fondo. Mentre in gara sapersi bene amministrare senza esagerare e andare oltre i propri limiti nei primi giorni altrimenti poi la si paga nelle tappe successive.
L’appuntamento con Marzio Deho e con Appenninica MTB Stage Race Parmigiano Reggiano è dal 20 al 27 luglio 2019.
Tutte le informazioni su www.appenninica-mtb.com