E’ con estremo piacere che apprendiamo che Lorenzo De Sanctis (Italia, team D’Orsogna) tornerà ad Appenninica il prossimo luglio. Un amatore da alta classifica con un obiettivo molto chiaro dopo il podio nella generale nel 2019.
Lorenzo De Sanctis è una di quelle storie che fanno grandi gli sport minori. Tiene il passo del talento Austriaco Lukas Kaufmann (uno dei migliori elite Europei sulle lunghe distanze) e dell’ex pro Americano Coulton Hartrich. Si piazza terzo ma senza sembrare mai in difficoltà, non lo abbiamo mai visto veramente distrutto al traguardo ma anzi sempre sorridente. Nella tappa più lunga gli sfugge la vittoria nell’ultima discesa. Peccato!
Lorenzo non solo è un amatore ma quasi un novizio. Si, i suoi anni di carriera in MTB si contano sulle dita di una mano.
Gioca a calcio ma si infortuna a fine 2015. Sei mesi di stampelle, i kg che si accumulano, ed il consiglio di pedalare per iniziare la riabilitazione.
E così inizia il capitolo MTB della vita sportiva di Lorenzo De Sanctis da Guardiagrele (Chieti) in sella ad una 26 con la tripla (dai che ve la ricordate!) nell’Aprile del 2016.
Qualche gara XC nel 2017 ma verso fine stagione capisce che solo le marathon ed i grandi dislivelli che gli si addicono di più. La prima sfida epica è la Hero del 2018 portata a termine in 6 hr 20 min e l’anno dopo, in preparazione di Appenninica, lima mezz’ora.
Gli abbiamo chiesto quali sono i suoi obiettivi 2020.
Appenninica MTB è l’evento su cui punta e ci dice testualmente che vuole fare la gara della vita. Ci dice “voglio migliorarmi, non risparmiarmi in nessuna tappa”. Se come è vero che ha fatto terzo l’anno prima è evidente che Lorenzo sta pensando in grande. Ovvio che gli altri non staranno a guardare ma comunque dovranno fare i conti con lui.
La tappa regina Fanano – Castelnovo Monti (105 km x 4200 mt) non sembra spaventarlo anzi è proprio quella che lo galvanizza: “spero d’arrivare d’avanti, molto avanti”.
Vincere la tappa regina per un’amatore che si allena come riesce e con tanti sacrifici sarebbe da brivido. Ben inteso che lui gareggia per divertirsi ma arrivare d’avanti sarebbe bello.
Poi gli abbiamo chiesto dove deve migliorarsi per far meglio. In salita teneva, eccome.
“Soffro le tappe corte e veloci e l’anno scorso ho perso nelle cronometro. Su quelle lunghe penso di poter stare coi migliori.”
E sull’edizione 2019 cosa ci dici? Qual è il tuo ricordo più bello?
“L’ambiente che avete creato, l’atmosfera rilassata anche se l’agonismo c’era eccome. Ho incontrato tutte persone stupende con cui sono rimasto in contatto.”
“L’atro ricordo bello è la lunga cavalcata in salita – infinita – fatta con Lukas per riprendere Coulton per poi giocarmi la vittoria.”
In bocca al lupo, Lorenzo!