Siete fan del rugby? La rider che presentiamo oggi è un grande esempio di determinazione nella vita e nello sport. Sophie Hemming è una giocatrice di rugby in ‘pensione’ della nazionale Inglese. La sua squadra è diventata campione del mondo nel 2014 e nella sua carriera ha vinto 6 titoli nel Sei Nazioni (5 come Grand Slam). Ha iniziato con la mountain bike nel 2015 e si è piazzata molto bene a livello di elite nazionale.
Ha qualcosa di molto interessante da raccontarci sulla sua transizione dal rugby alla MTB. Siamo entusiasti di avere lei e la sua forte compagna di squadra, Melanie Alexander.
– Cosa ti ha insegnato il rugby che hai portato in mountain bike? Sono due sport in molti modi diversi…
Sebbene il rugby sia uno sport molto diverso dalla mountain bike, mi ha insegnato molte cose trasferibili! Giocavo come pilone, posizione che tende ad attrarre atleti più forti e potenti, e non esattamente conosciuti per la loro resistenza! Durante la mia carriera, mi è stato detto molte volte che ero troppo piccola per giocare da pilone e che non avrei mai giocato per l’Inghilterra. Questo ha instillato in me una determinazione fuori dal comune per fare tutto il possibile per raggiungere i miei obiettivi, un amore per le sfide e un’etica del lavoro che senza dubbio dovrò sfruttare per raggiungere il traguardo dell’Appenninica. Durante la mia carriera di rugby, ho dovuto seguire un programma di allenamento molto rigoroso, oltre a lavorare come veterinaria a tempo pieno. Di conseguenza, sono dovuta diventare molto disciplinata, organizzata e determinata per seguire il mio allenamento. Questo mi ha sicuramente aiutato anche nel ciclismo – specialmente ora che devo destreggiarmi tra i cambiamenti del pannolino e dare da mangiare a un bambino!
– Cosa ti ha spinto a partecipare ad Appenninica la prossima estate?
Dopo la nascita del mio primo bambino ad ottobre, e l’ok dal mio dottore, è stato un’ estremo piacere tornare in sella alla bici! Ero determinata ad accelerare il recupero della forma al fine di tornare a correre, anche se confesso di aver completamente sottovalutato l’impegno che avrebbe comportato un bambino. Essendo riuscita a fare un buon blocco di allenamento di base, nonostante i continui cambiamenti di pannolino e l’inevitabile privazione del sonno, ho cercato una grande sfida da intraprendere in estate. La mia ricerca è arrivata all’Appenninica e sono stata subito colpita ed anche toccata emotivamente da questa nuova gara a tappe. I sentieri sembrano incredibili in una zona con paesaggi meravigliosi, ottimo cibo e persone fantastiche e amichevoli. Sono entusiasta di correre e sostenere l’Appenninica nell’edizione inaugurale.
– Parlaci della tua squadra. Avete già un nome?
Sono in gara con un’esperta atleta XC che si chiama Mel Alexander che è anche lei del Team BW Cycling. Mel ed io abbiamo corso l’una contro l’altra in molte gare di cross country e due gare a tappe. Abbiamo tramato per un paio d’anni di iscriverci ad una gara a tappe insieme e sono davvero entusiasta di prendere parte all’Appenninica insieme a lei. Mel porterà una grande esperienza nel nostro team, avendo corso in numerose gare a tappe nel corso degli anni. Lei è una rider con ottima tecnica e dovrò lavorare duro per le mie piccole gambe per stare al passo con lei sulle salite!